Mi hanno fatto notare che un vero blog dovrebbe incedere maggiormente nell’antica arte dell’insulto.
In effetti qui mi limito al massimo all’invettiva, e me ne dispiaccio e chiedo scusa a tutti. Ognuno ha i suoi limiti.
Però è giusto sforzarsi e ho quindi deciso di rimediare, pubblicando qualche insulto, e sperando con ciò di rispettare le regole implicite del blogger professionista e amatoriale. Siccome sono una persona seria, sono tutti insulti originali e creati ad hoc: non insulti copiati o ripresi, non luoghi comuni o tormentoni. Nel rispetto delle attuali norme sulla privacy, gli insulti sono generici e non rivolti a nessuno di specifico.
Come sempre, potete condividere: decidete voi il modo meno offensivo di farlo.
Quindi, ecco sei insulti del libro utile:
Sai, credo che dovresti indossare una sciarpa push-up: il tuo viso non migliorerebbe, ma si vedrebbe meno.
Parlare bene di te è come fare una pubblicità progresso: costa un mucchio, è senza speranza, e non se la ricorda nessuno.
Sei simpatico.
Quando dirai qualcosa di originale ci faranno il film.
Cercare di dare un senso a ciò che dici è come fare un’autopsia a un manichino.
La tua presunzione è così grande da confinare con la Russia. Quella di Putin.
PS: è uscito il film di 50 sfumature di grigio. Per San Valentino.