Oggi mia madre aveva la febbre e ho accompagnato io mio padre a fare la spesa in un centro commerciale.
“Lasciate stare l’insalata” si è raccomandata mia madre. “Quella la compriamo fresca dal negozio sotto casa”.
Il centro era affollato, come al solito.
“Vorrei essere nella testa di ciascuna delle persone che vengono qui a fare la spesa” mi è scappato di dire.
“Allora osserva tutti con attenzione” ha sorriso mio padre, “guarda l’espressione dei loro occhi, nota i loro gesti e le loro reazioni davanti ai reparti dove sostano per fare acquisti. Imparerai molto”.
Mentre ci spostavamo da un reparto all’altro, ho seguito il consiglio di mio padre e ho osservato tutti quelli che prendevano in mano chi un prodotto, chi un altro.
C’era chi sembrava eccitato, chi annoiato, chi incuriosito, chi sorpreso da un prezzo che gli faceva ciondolare la testa, incredulo.
A un certo punto ho visto un uomo molto anziano, che si spostava con circospezione davanti agli scaffali di latte, yogurt e formaggi.
Si guardava intorno timoroso, allungava una mano, la ritirava, si allontanava di un paio di passi e ritornava a perlustrare i latticini che sembravano stregarlo.
Insomma ha attirato la mia attenzione e mi sono soffermato ad osservarlo senza farmene accorgere. Ero così concentrato su di lui, che quando mio padre si è spostato in un altro reparto, gli ho detto: “Ci vediamo tra poco davanti ai surgelati”.
Non mi ha chiesto perché non lo seguivo, e si è allontanato spingendo il carrello semivuoto.
Il vecchio continuava a fare un passo avanti e uno indietro. Finché si è deciso. Ha afferrato un pezzo di parmigiano e lo ha infilato velocemente nella tasca del suo soprabito consunto. Poi ha respirato più volte, come se gli mancasse il fiato, e quando si è voltato, sono filato via per raggiungere mio padre.
Non gli ho detto nulla, ma ero preoccupato per il vecchio.
Un quarto d’ora dopo eravamo in fila alla cassa. Davanti a noi c’era il vecchio del parmigiano, che si accingeva ad uscire come uno che non avesse comprato nulla.
Allora ho detto a mio padre: “Appena si infila tra le barriere antitaccheggio comincia a suonare la sirena.
E gli ho spiegato perché.
Mio padre si è avvicinato al vecchio e gli ha parlato in un orecchio. L’uomo è impallidito e, dopo una breve esitazione, ha passato furtivamente il parmigiano a mio padre.
Mio padre lo ha messo nel carrello con le altre cose che avevamo scelto e ha pagato.
Poi ha dato il parmigiano al vecchio e gli ha detto: “Lo sa che l’avrebbero denunciata?”
Il vecchio ha chinato la testa.
“Non avevo i soldi per comprarlo” ha balbettato. “Quelli della pensione mi sono finiti ieri”.
“Vive solo?”
“Sì”.
Mio padre ha preso cento euro dal portafoglio e glieli ha messi in tasca dicendogli: “Buona giornata”.
Poi siamo andati a prendere l’auto per tornare a casa.
La serie del piccolo Antonio di Angelo Petrosino