Benvenute e benvenuti sul blog di Sonda.it, e su questa sottosezione di blog da me curata. Sottosezione che ha un titolo, intendiamoci.
Epperò, che titolo.
Epperò (il titolo) rimanda a un’esclamazione, a una considerazione: soprattutto, fa pensare a un’aggiunta, a qualcosa ancora da dire.
Quindi, epperò, che cos’è questo spazio? È un posto dove parlare, dove incrociare diversi pareri e diversi saperi. Di cosa si parla? Di libri, visto che siamo qui (cioè, qui, sul sito di un editore, e di un editore che si è sempre speso molto per ragionare di promozione della lettura, del fare educazione, di libri per ragazzi).
Parliamo di libri, dunque.
Epperò, non proprio di libri. Parliamo di come si parla di libri, piuttosto.
Segnalando esperienze e cose che devono ancora accadere (o già accadute ma non per questo meno interessanti).
Parlando di libri e giochi, e di come li si può usare: di cosa si può fare e cosa si fa con un libro.
Ragionando di come i libri sono fatti per coinvolgere: leggendoli, prestandoli, vendendoli, discutendone.
Discutendo tra di noi: tra noi chi? Chi vorrà esserci, chiaramente: la speranza è quella di approfittare di questo spazio per coinvolgere i molti che in Italia svolgono un compito particolare, i “mediatori della lettura”. Mediatori per professione, come bibliotecarie e bibliotecari (più o meno precari, facciamo che parliamo anche di questo), librai, animatori; ma anche per rendere migliore la propria professione: educatori, insegnanti, infermieri, pediatri, counselor, psicologi; e infine, mediatori per passione e perché qualcuno deve pur farlo, come genitori, nonni, zii, adulti di riferimento, ma anche ragazze e ragazzi.
Epperò, perché tutto questo funzioni, ho bisogno di voi: dei vostri commenti (moderati, ma mai censurati), del vostro aiuto sia nel segnalarmi cose interessanti, sia nel segnalare questo blog. E anche deborderemo sui social.
Epperò, che ci facciamo ancora qui? Questa è solo un’introduzione. Dovrebbero esserci altre pagine, no?