L’attuale epidemia di stupidità ha un colpevole e un'origine ben chiara: è colpa di un virus che è stato isolato in laboratorio in Beozia. Gli scienziati beoti ammettono: la malattia attacca solo gli umani, e in certe condizioni è particolarmente virulenta, pur sapendosi adattare abilmente a nuovi ambienti. Pare che certe stupidaggini diffuse via internet, per esempio, possano riuscire ad attecchire senza difficoltà anche sui quotidiani e da lì diffondersi pure in parlamento.
Lo scienziato a capo del progetto, Gyorgyos Nobeloferos, ha tenuto a precisare: “Quella che chiamate stupidità è solo uno stadio della malattia, che si diffonde rapidamente e senza danni apparenti: su quella però può attecchire la molto più pericolosa ignoranza”. Secondo il luminare beota, l’ignoranza avrebbe causato in passato guerre mondiali, crisi economiche, persecuzioni religiose e stermini di massa.
Il team di ricerca sta mettendo a punto anche terapie specifiche: “Non c’è medicina che permetta di debellare l’ignoranza: abbiamo però individuato alcuni punti fondamentali per la prevenzione e qualche facile esercizio di riabilitazione.”
Pare che stupidità e ignoranza si prevengano seguendo questo decalogo:
- Parlare e ascoltare tutti (non solo chi la pensa come te)
- Leggere, osservare, scoprire
- Mantenere viva la curiosità
- Condividere le proprie scoperte
- Mantenere il senso dell’umorismo
Ci sono altri cinque punti, ma siccome sono noiosi, qui all’Eco della Gazzetta abbiamo deciso di darvi quello che pensiamo vogliate: Sangue!!! Sesso!!! Soldi!!!
Il virus dell’ignoranza si trasmette nei soliti modi: sangue, sesso, soldi. Cioè, questo è un punto difficile da capire. Secondo gli scienziati, pare che molti esseri umani non abbandonino le proprie abitudini, e non si espongano al contagio, a meno che non percepiscano un pericolo o una possibilità di guadagno immediato: in questo caso (Sangue! Sesso! Soldi! Sveglia!) abbassano le difese e, zac, il virus colpisce.
L’epidemia sta dilagando e avrà conseguenze drammatiche: diminuiranno i lettori, la vocazione scientifica, la credibilità stessa della ricerca. Questo comporterà un ulteriore arretramento del paese e una minore competitività internazionale, con un peggioramento della crisi economica.
Per evitare questo cataclisma, è necessario fare azioni concrete e immediate di promozione della lettura, di divulgazione scientifica, di sostegno alla conoscenza.
D’altra parte, come obietta il nostro azionista di riferimento, se il governo facesse tutte queste cose, certi giorni non sapremmo proprio cosa scrivere.
È per questo che in questo articolo abbiamo iniettato il vibrione dell’ignoranza: adesso potreste essere stati contagiati.
Non perdete il prossimo numero de L’Eco della Gazzetta per scoprire cosa fare in caso di contagio (e anche l’opinione del medico: l’ignoranza rovina gli interventi di chirurgia plastica?).
PS: l'immagine è un'elaborazione dei ragazzi della scuola media di Casalle in Pittari (Sa).