– Gentile autore, buongiorno! Abbiamo pensato a Lei per realizzare il nostro prossimo best seller: abbiamo in mente un libro che possa piacere a tutti, anzitutto al vasto pubblico dei non lettori. Vorremmo qualcosa di universale, divertente e appassionante, non impegnativo ma che non ti faccia mollare la pagina, con un bel protagonista in cui tutti possano immedesimarsi.
– Ho capito: un tenebroso dal passato oscuro ma che ora sta cercando la sua occasione di riscatto…
– No, no, per carità! Il pubblico vuole cose semplici, chiare, che rimangano in testa! La gente vuole bontà! Un personaggio che fa del bene e che tutti amano!
– Una specie di Babbo Natale?
– Di più! Ma è lei l’autore, caspita! Qualcuno, anche dotato di poteri magici, che sappia dare a tutti un aiuto concreto…
– Mah, non so… così buono… mi viene in mente solo il pane…
– Per carità! Pensi ai celiaci! Pensi a chi è a dieta! Più buono! Pensi a una storia che fa bene al cuore!
Il cavaliere spalancò la porta della taverna e con lui nell’angusto locale entrò una ventata d’aria fredda. La gracile ragazza al bancone stava sorseggiando una birra (senza grano), e si fermò colpita dal suo sguardo luminoso.
“Salve, straniero! Chi sei e cosa ti porta qui?”
“Ciao, ragazza. Ho un lungo passato ma per niente oscuro. Sono il cavalier Acetilsalicilico, ma puoi chiamarmi Aspirin.”