Félix Guattari (Villeneuve-les-Sablons, 1930-Parigi, 1992) è nato da famiglia di origine corsa. Nella sua formazione sono importanti gli studi biologici non meno che quelli psicologici e filosofici.
Negli anni Cinquanta e Sessanta milita nell’organizzazione gauchista La Voix Ouvrière. Diviene psicanalista e svolge la propria attività nella clinica di La Borde, diretta da Jean Oury. Nel suo lavoro a La Borde prende forma la pratica di psicoterapia istituzionale schizoanalitica, che costituisce una delle formulazioni più interessanti del filone antipsichiatrico.
Della sua pratica psicoterapeutica legata all’azione sociale e politica è testimonianza il libro Una tomba per Edipo, (Mimemis, 2012. Titolo francese: Psychoanalyse et trasversalité).
Nel corso degli anni Settanta inizia la sua collaborazione teorica con Gilles Deleuze, che prende forma nei due volumi di Capitalismo e schizofrenia. Si occupa della solidarietà con i perseguitati politici di vari Paesi europei ed extraeuropei.
Testimonianza di questo suo impegno è l’azione nel Centre d’initiative pour de nouveaux espaces de liberté (CINEL), nonché le numerose pubblicazioni di critica politica ed ecologica Plan sur la planète (Piano sul pianeta, Ombre Corte, 2002).