Edizioni Sonda

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L’inferno dentro

Confessioni di un collaborazionista
Isbn: 978 88 7106 972 2
Anno pubblicazione: 2009
Collana:
Formato: PDF

7,99

Mentre i testimoni diretti lentamente ci lasciano, dopo aver assolto il compito doloroso di trasmettere alle generazioni successive il ricordo della Shoah, si avverte il pericolo della perdita del carattere specifico di quella tragedia, che rischia di trasformarsi in un generico emblema della malvagità umana, un’etichetta che può essere applicata a qualunque violenza o dolore collettivo.
L’inferno dentro è la storia di un uomo e delle colpe commesse durante la sua collaborazione con il nazifascismo a Berlino e a Trieste. Un uomo consapevole delle proprie responsabilità, fedele alle proprie scelte e agli ideali di un disegno che ha cambiato per sempre la percezione di noi stessi e dell’umanità.Ludwig – questo lo pseudonimo scelto – emigra come medico da Trieste a Berlino agli albori del regime hitleriano per sperimentare e applicare gli studi sulla genetica a fini razziali.

Nel 1943, dopo la caduta di Mussolini, rientra in Italia per aderire alla Repubblica di Salò e collaborare con il nazismo nella Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager italiano dotato di un forno crematorio utile a sopprimere gli oppositori del regime fascista, fossero questi italiani, stranieri, partigiani, prigionieri politici, omosessuali, zingari o ebrei.Il libro di Gentili ricostruisce così la storia di questo carnefice che riporta alla luce fatti e persone di una guerra ormai lontana, ma ancora troppo vicina per essere dimenticata. Morto da alcuni anni, mai pentito, ha vissuto sempre a cento metri dalla Risiera di San Sabba.
Il lettore resterà colpito dalle contorsioni dell’animo di questo assassino di massa che non si pente e, ancor più, dalle sue fumose, puerili, aberranti ragioni.
Gentili, affrontando la sfida terribile di calarsi nell’inferno dell’anima di un carnefice, di rendere esplicito il modo in cui la «gente normale» giustifica a se stessa i crimini più atroci, spiega (attraverso l’emblematicità di un caso personale) con paurosa chiarezza l’unicità della Shoah e il suo ambiguo legame con la cultura europea.

Con un’introduzione di Claudia De Benedetti (vice presidente dell’UCEI) e un commento sulla propaganda di Elio Carmi.

Autorə

Nato a Como nel 1960, artista e scrittore, ha pubblicato con Feltrinelli, Archinto/Rcs, Charta, Skira, diversi volumi presentati al Festivaletteratura di Mantova e in altri festival della cultura. Tra questi, Suite Sarajevo. Da tempo svolge una ricerca storica in merito ai crimini contro l'umanità. Vive a Milano.

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