Patrice Karst ha scritto Il filo invisibile quando era una madre single a tempo pieno. Le mattine in cui lasciava solo il figlio all’asilo, gli raccontava che la sua mamma sarebbe sempre stata al suo fianco, grazie al filo invisibile che li legava. In breve il passaparola tra le altre madri e le insegnanti ha spinto l’autrice ad autopubblicarlo. È diventato un classico delle prime letture per l’infanzia, utilizzato nelle scuole, negli ospedali, nei centri di ascolto, nei consultori come strumento per aiutare i bambini a fronteggiare il senso di perdita. Lo dimostrano le centinaia di testimonianze di messaggi di ringraziamento all’autrice scritti da genitori, nonni, educatori, assistenti sociali e psicologi.